Di gatti
e case strane
Le
Man Avec Les Lunettes in tour in Gran Bretagna!
Venerdì
24 aprile 2009
Si parte per Londra
in ordine sparso. Gli impegni sono tanti e quindi per le prime nostre
tre date in Inghilterra arriviamo in tre diversi aeroporti. Alla fine
ci ritroviamo al completo solo alle nove di sera, davanti al Buffalo Bar.
Se uscite dalla metro alla stazione di Highbury & Islington è
sulla destra, ma non lo vedete subito, fate due passi un po' smarriti,
poi tornate indietro e vi trovate davanti a questa porta bianca con un’insegna
che si nota a malapena. La sala al piano interrato però è
molto accogliente, gli interni sono rossi e restituiscono l’atmosfera
di un locale storico, sarà per quell'arredamento un po’ Anni
Ottanta, o forse per quei divanetti con i tavoli rotondi. Il passaggio
dei treni lì accanto fa tremare il locale e ci ricorda l'Astrastube
di Amburgo, che sussultava allo stesso modo, anche se là i treni
ci correvano sopra la testa.
Al
Buffalo c’è la serata della Fortuna Pop! (sì, proprio
quella etichetta). Suoniamo con altre tre band: un paio locali (The Super
Wolfgang e Mascot Fight) e poi The Crayon Fields che provengono dall'Australia.
Suoneremo insieme a loro anche nell'ultima nostra data a Cardiff, tra
un paio di giorni. Ascoltiamo un po’ il soundcheck e restiamo incantati
dal talento del loro tastierista e chitarrista Chris Hung. Dopo molte
ore gli confesseremo la nostra idea di rapirlo e portarlo con noi in Italia.
Ci perdiamo la prima band della serata per una cena base di buonissimo
kebab. Assistiamo all'esibizione della seconda band convinti che il cantante
sia il coinquilino di Hugh Grant nel film Notthing Hill. Poi tocca a noi.
Saliamo sul palco, line-check velocissimo e si parte. Tutto fila liscio,
suoniamo veramente carichi per il nostro debutto in Gran Bretagna e apriamo
con The Biggest Way. E poi tutte in fila Apples, Victorian
Swimming Pool e A Summer Song. A metà set, For
A Lover ci fa riprendere un poco il fiato, e poi chiudiamo con una
tiratissima Aging Again che è un po’ il nostro gran
finale. Dopo quasi quaranta minuti di live siamo assetati come non mai.
Il pubblico sembra apprezzare e pure noi siamo contenti di tutto (ok,
tranne per quelle riduzioni Ita/UK che ogni tanto fanno un po’ di
ronzio e ci costringono a muoverci meno possibile sul palco). The Crayon
Fields dopo di noi sono molto bravi e divertenti. Conosciamo la cantante
dei Motifs e vedo tra il pubblico anche il batterista dei Fanfarlo: vorrei
andare a dirgli che il loro disco mi è piaciuto molto ma poi ci
perdiamo nella ressa intorno al bar. Intanto mi avvicina uno minaccioso:
è Valido! Finalmente lo conosco! C’è tempo per una
birra e due chiacchiere sulla scena londinese e poi se ne va prima che
la metro chiuda. Noi rimaniamo fino alla fine del djset. Tre di noi vanno
a dormire a casa di Sean di Fortuna Pop, altri tre con Simon della band
dei Loves, dj della serata. Diciamo solo che è andata meglio ai
primi.
Sabato
25 aprile 2009
Sveglia
comoda e ritrovo alle dieci e mezza a Victoria Station. Si prende un bus
per Northampton. Devo ancora capire bene dove sta questa città.
Arriviamo in un paio d’ore e il sole ancora ci accompagna (sì,
dimenticavo, c’era anche il primo giorno). Il locale è un
vecchio pub. Quando arriviamo “disturbiamo” il proprietario
che sta ascoltando la radio / guardando un film in bianco e nero senza
audio / mangiando fragole / facendosi una pinta. La sua reazione al nostro
ingresso è "muhffh". Gary, il promoter della serata,
ci porta a fare una doccia (per i tre meno fortunati della sera prima),
poi arrivano The School. Soundcheck veloce e poi mi ritrovo a parlare
con il chitarrista Ceri di dischi, dell'Italia e del prossimo Indietracks
Festival al quale suoneremo. Vedo Liz che fa l'uncinetto. Gli altri miei
compari impazziscono con un gioco in scatola ("Go For Broke"
per gli intenditori).
Serata da
pub di provincia con tante gente lì un po’ per caso, forse
perché non c'è di meglio da fare. Suoniamo dopo un set breve
dei The School e anche questa volta riusciamo a far muovere un po’
di teste. Il migliore complimento di queste tre date? Un ragazzo che ci
chiede se siamo una “local band”. Poi si è presenta,
si chiama Martin e suona nei The Hours con il chitarrista di Robbie Williams.
Poco dopo mezzanotte si parte alla volta di Cardiff. Dodici persone con
4 chitarre, 2 bassi, una batteria, una tastiera, un violoncello. Il tutto
su due monovolume: un miracolo. Guida Liz, ascolta Dent May e tiene il
tempo muovendo la testa a destra e sinistra. Dopo tre movimenti io dormo.
Quando arriviamo è davvero tardi, siamo ospiti di Liz in una casa
grandissima con tre gatti (gli sfortunati di Londra, di gatti in casa,
ne avevano ben nove).
Domenica
26 aprile 2009
Sono
le circa le due del pomeriggio quando finalmente decidiamo di uscire da
sotto le coperte. La lotta contro i gatti ci ha sfiancato e dopo una doccia
veloce siamo già al locale. Un altro Buffalo Bar. Questa volta
la sala concerti è al piano superiore. Ci sono quattro band in
scaletta oltre a noi: The Crayon Fields, The Motifs, The Afternoons e
Little My. Inizio concerti previsto per le sette e mezza. Soundcheck veloce
e poi a passeggiare per Cardiff con le gambe che fanno male. Al nostro
ritorno al locale ci sono un sacco di birre ad aspettarci. Assistiamo
ai concerti sul divano e solo pochi minuti prima di salire sul palco ci
risvegliamo del tutto: siamo pur sempre in tour in Inghilterra e vogliamo
farci valere! La sala è abbastanza piena e riusciamo pure a far
avvicinare la gente al palco. Visto il programma pieno, suoniamo solo
25 minuti e facciamo una scaletta ridotta. Il pubblico è attento
nonostante sia in sala da tre ore e finalmente assistiamo ad un vero assalto
al banchetto del merchandising, con grande soddisfazione per noi e per
la nostra cassa. Ci concediamo un ultimo drink per brindare al tour (chiaramente
ce lo paghiamo noi, qui non offrono nulla e le birre per i musicisti sono
finite da tempo). Torniamo a casa di Liz e siamo in dodici musicisti questa
notte. Abbiamo poche ore per dormire e poi taxi, treno (perdiamo il primo:
corsa, batticuore) e infine bus. Arriviamo sani e salvi all'aeroporto
di Bristol, e qui finalmente ci concediamo una super colazione! Ci aspettano
l’aereo e tanta pioggia giù in Italia.
Le Man Avec Les Lunettes
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